Era già un fenomeno in grande ascesa, non potrà che
diventarlo ancora di più: parliamo del food delivery, le vecchie “consegne a
domicilio”. Veniamo ai dati pre corona-virus: l’Osservatorio eCommerce del
Politecnico di Milano aveva stimato, a 2019 ancora in corso, una crescita del
comparto del 56%, con un valore sopra i 560 milioni di euro. Uno studio
dell’Università Bocconi aveva stimato il mercato potenziale in 1,77 miliardi di
euro. Matteo Sarzana, general manager per l’Italia di Deliveroo - uno dei principali
player del settore -, aveva dichiarato ad Adnkronos: «Al ritmo di crescita
attuale, nel 2020 il valore sarà di 900 milioni e nel 2021 di 1,45 miliardi di
euro». All’ultimo Sigep Dolcegiornale e Sistema Gelato hanno organizzato un
incontro sul tema “gelato delivery” e sul valore che questo nuovo canale di
vendita può generare per le gelaterie, invitando due player del settore,
Deliveroo e Cosaporto.it, e una gelateria cliente di entrambi i servizi:
Gusto17, con due pdv a Milano. Deliveroo è presente in 155 città e punta ad
arrivare a 240 nel prossimo futuro; Cosaporto.it è una startup tutta italiana
che copre Milano, Roma, Torino e Londra, selezionando gelaterie partner
“premium” da inserire nella propria offerta di delivery di articoli regalo per
occasioni speciali (fiori, vini, prodotti beauty e, appunto, food).
Gelato, un prodotto ideale per il delivery
«C’è grande attenzione - ha spiegato Gian Luca Petrillo,
head of corporate affairs di Deliveroo -: noi avevamo la percezione che il
gelato fosse il prodotto ideale per il delivery, visti i suoi tempi di
preparazione rapidi e la possibilità di trasportarlo e farlo giungere a
destinazione in condizioni perfette. E ne abbiamo avuto conferma. La maggior
parte dei nostri utilizzatori sono consumer, vogliono ricevere il gelato in
poco tempo e per occasioni di consumo personale o familiare». Una fetta di
clientela importante perché “in più” rispetto a quella dei canali tradizionali.
«Il delivery fino ad oggi aveva rappresentato un’opportunità aggiuntiva -
spiega Stefania Urso, della gelateria Gusto17 -: perché il consumatore che
voleva soddisfare la voglia di gelato a casa non era necessariamente lo stesso
del consumo da passeggio o tavolo. Tanti clienti nuovi ci hanno scoperto con il
delivery». Ma c’è un’altra riflessione: «Il cliente abituale che ha un bisogno
e non ti trova sulla piattaforma - afferma Urso -, non esce di casa per
raggiungere la gelateria: ne trova un’altra sulla App. Anche per questo è
importante esserci».
Intercettare nuova clientela
Per la gelateria, la domanda da porsi è: quanto incremento
di fatturato può portare questo servizio, visto che permette di intercettare
clientela extra senza dover aprire nuovi pdv? «La nostra forza - ha spiegato
Stefano Manili, ceo di Cosaporto.it - è anche nel dare un supporto offline alle
gelaterie clienti. Eventi e speech, promozioni su gusti specifici creati attorno
a una occasione o una notizia, attività specifiche di fornitura per eventi
aziendali o occasioni particolari. Oppure attività di vendita che combinano
l’offerta di diversi negozi». Cosaporto (una quindicina di gelaterie clienti a
febbraio 2020) consegna con mezzi refrigerati e propone un’offerta premium al
consumatore. «Lo scontrino medio è 54 euro - ha spiegato Manili -, chiediamo
commissioni che variano dal 15 al 23%. Garantiamo al cliente finale lo stesso
prezzo che trova nel negozio, per il quale essere presente sulla nostra “piazza
digitale” significa essere stati selezionati come “il meglio” della città».
Contrastare la stagionalità delle vendite
Uno dei valori aggiunti del delivery per le gelaterie
lavorare tutto l’anno: «Grazie al delivery - ha spiegato Stefania Urso di
Gusto17 - siamo entrati in casa dei clienti, incrementando sensibilmente gli
incassi nella stagione fredda». Un elemento da valorizzare è il patrimonio di
informazioni che le piattaforme digitali raccolgono e trasmettono alla gelateria
cliente in una logica di consulenza e indirizzo: «In base alle analisi della
domanda della gelateria - ha raccontato Petrillo di Deliveroo -, possiamo dare
dei consigli sulle abitudini di consumo, sui gusti più o meno graditi, in
prospettiva anche su un vuoto geografico da colmare con un nuovo pdv». «Prezzo
medio, orari, prodotti e gusti preferiti - ha raccontato Urso -: queste
informazioni aiutano a capire quali scelte fare, anche sul canale di vendita
tradizionale. Importante è adeguare l’offerta al target della singola
piattaforma: noi abbiamo entrambi i servizi, Deliveroo e Cosaporto, e se sul
secondo abbiamo sviluppato prodotti come le torte gelato o i semifreddi, sul
primo è l’offerta più tradizionale di gelato in vaschetta a tirare le vendite».
«Per noi - ha concluso Manili di Cosaporto - il gelato è stato spesso il
prodotto attraverso cui i clienti hanno “testato” la nostra piattaforma: parte
con un ordine di gelato per una occasione speciale o una cena, vede che
funziona e allarga gli acquisti ad altri prodotti».